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I cittadini non potevano non far caso al caro colazione: l’incremento dei listini per caffè, cappuccino e brioche, spesso, varia di pochi centesimi, in media tra i 10 e i 20.
Il titolare di un bar di via Santa Maria della Valle ha affermato di aver ritoccato il listino di 10 centesimi: il caffè, attualmente, costa 1,10, il cornetto 1,20, mentre il cappuccino 1,60 euro. Inoltre, ha sottolineato che un fornitore ha aggiunto alla fattura la voce ‘carburante’.
I prezzi salgono anche al bar Motta in Galleria: per un espresso al bancone si paga 1,30, il croissant liscio 1,40 e il cappuccino 2,10 euro.
Anche da via Vigevano, pur di non lavorare in perdita, ammettono di aver aumentato di 20 centesimi la tazzina di caffè e cornetto (1,20 euro) e il cappuccino (1,70 euro).
Aumenti anche in periferia. In un bar di via Palmanova, in zona Crescenzago, l’incremento è stato di 10 centesimi: espresso e croissant sono venduti a 1,10 euro, il cappuccino a 1,30. Il costo del latte è cresciuto del 6%, mentre il brillantante per le lavastoviglie del 50%.
La caffetteria La Grange di via Inganni resiste e lascia invariato il prezzo del caffè (1 euro) e del cappuccio (1,30), ma a lievitare è il costo della brioche (1,20 euro).
L’aumento dei prezzi all’ingrosso insospettisce i titolari, i quali, ritengono sia necessario eseguire maggiori controlli contro la speculazione.
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