Si avvicinano le feste natalizie e il primo pensiero che salta alla mente sono i regali da mettere sotto l'albero.
Non solo per chi li deve acquistare ma anche per chi ha il compito di vendere. I negozianti abbelliscono le vetrine, addobbano l'interno, mettono luci qua e la per invogliare i clienti ad entrare.
All'opera, però, si mettono anche gli abusivi che sanno bene che il guadagno sale quando c'è aria di festa. Un business, quello della contarffazione, che non solo cresce di anno in anno, ma che è addirittura arrivato a superare il mercato della droga.
Nel primo semestre del 2007 il numero della merce "falsa" sequestrata è arrivata a 15.640 pezzi. Solo quella che le autorità sono riusciti ad intercettare, ma che rende l'idea del giro d'affari che riesce a muovere, solo in Italia è calcolato intorno ai 7 miliardi di euro.
La produzione di falsi non risparmia nessun settore merceologico, dall'abbigliamento, agli accessori e l'ultimo trand è la contraffazione di giocattoli, il più delle volte estremamente pericolosi per i bambini.
Ora il Comune ha deciso di intervenire con una campagna aggressiva, contro un fenomeno che tra le tante note dolenti causa il taglio di posti di lavoro in aziende regolari che non riescono a sopravvivere allo stapotere dei "tarocchi", che grazie alla fattura facsimile e ai prezzi bassissimi ha vita fin troppo facile. L'Italia ha ben due primati negativi in materia: è il primo produttore europeo di merce falsa e gli italiani sono i primi acquirenti al mondo della stessa merce.
Amministrazione comunale, Magistratura, Camera di Commercio, Camera della Moda e forze dell'ordine si sono seduti intorno al tavolo anti-contraffazione per definire una strategia che fermi e punisca gli abusivi da una parte, ma che vada anche alla radice del problema e quindi che colpisca definitivamente i produttori, non ultimo trovare un modo per disincentivare l'acquisto. Il periodo natalizio è stato individuato come punto di partenza per una campagna che continuerà martellante per tutto il 2008.
Sulle reti private andranno in onda spot di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, sui rischi del prodotto di per se stesso e le conseguenze negative sul economia e il mercato locale e nazionale.
Si preme sul fattore sicurezza, parlando soprattutto alle donne che per prime mettono mano al portafoglio, perchè comprare merce non originale è pericoloso. E non stiamo parlando solo di una borsetta con il logo di una griffe famosa sbavato per fare invidia alle amiche.
Nei giochi per i bimbi sono presenti percentuali altissime di formaldeide, che è molto nocivo quindi assolutamente da evitare. Così come per la musica e il cinema, anche gli articoli "piratati" creano un mercato secondario fatto di illegalità, criminali, sfruttamento, tutto a discapito dei vantaggi che si potrebbero avere nel mercato "tradizionale", di occupazione del lavoro, di abbassamento dei prezzi e così via. Pensateci mentre girate per la città in cerca dei regali.
Vale veramente la pena comprare un oggettofintamente di grido solo per pagarlo meno? Soprattutto nel mondo dei giocattoli, non fatelo!